1*L’umore

Ho cambiato più volte il pensare
Con i rischi dovuti l’umore
Nelle zone velate la voce
Di un bambino pronto a saltare

Ho cercato più volte la pace
Nei barattoli scritti dal sole
Senza posa annusando l’odore
Ho cambiato più volte l’umore
L’umore

Con il capo rivolto al tepore
Mi ritaglio lo spazio al dolore
Mi rincuora ogni tanto il sapore
Delle note vicine all’unione

Per lasciarmi alla luce al chiarore
Ho cambiato più volte l’umore

Per lasciarmi alla calma al calore
Ho più volte placato l’ardore
L’ardore

  2*Gocce

Stanotte fuori piove
Le gocce lasciano riposare
Le gocce mi lasciano riposare
Solenni sfumature, non solo partiture
          Spero che tu stia tra quelle gocce
Stanotte, fuori piove
Le gocce mi lasciano riposare
Spero che tu stia tra quelle gocce
L’angoscia silente catena d’oro sapiente
          Stanotte fuori piove
Le gocce mi lasciano riposare
Spero che tu stia tra quelle gocce
          Spero che mi bagnino queste gocce
 
 
     
     
     
     
     
     

3*Orsa Maggiore
( liberamente adattato dal testo de La nostra marcia – Vladimir Majakovskij)

In alto catena di teste superbe!
Con la piena d’un nuovo diluvio
Laveremo le città dei mondi

Prato distenditi verde
Copri il fondo il fondo dei giorni
Arcobaleno da’ un arco ai cavalli veloci degli anni

Vedete il cielo s’annoia della stelle
Senza di lui intrecciamo i nostri canti
Orsa Maggiore esigi che ci assumano in cielo da vivi

Bevi le gioie canta! Canta!

Nelle mie vene primavera è già
Cuore batti battaglia!
Nostre armi son le nostre canzoni
Nostro oro le voci squillanti

Bevi le gioie canta! Canta!


 
         
           
                              

4*La pazzia

La pazzia ti raggiunge sincera
Come i canti di note
di cani/schiavi rabbiosi
e il lamento di schiamazzi notturni
Devi fuggire senza i tuoi fiori
Tu devi fuggire senza i tuoi fiori
Ti chiedono luce e tu bruci
in un deserto di nulla

     
     
     
     
     
     

5*Samaria

(Lamento del viaggiatore – Gesualdo Bufalino)

Non vi sono che bivi e cadute
Non procedo che a testa bassa
Per questa strada che non conosco

I melograni son secchi come mani
Che Gesù non benedice
Non c’è un pozzo per tutta la Samaria

O dormiglioni compagni
Fossi rimasto al vostro fianco ancora
Con una foglia di gelso sugli occhi

O compagni traditi
A piedi nudi venitemi dietro
Lapidatemi da lontano

6*Tutto il mio amore

Che tu sia sulle rive dei fiumi
Che tu sia sulla terra dei puri

Io sento il battito delle tue ali
Il rumore lento dei tuoi pensieri

Che tu sia sulle rive dei fiumi
A passeggio nella terra dei lupi

Il battito delle tue mani
Il rumore lento vicino al tuo cuore

Contadino birmano
Bambina francese
Nocchiero egiziano
Ballerina cinese

Senti il battito delle tue ali
L’odore acre delle tue mani

Con tutto il mio amore

Che tu sia sulle rive dei fiumi
A sognare sulla terra dei puri

Sento il battito delle tue ali
L’alito caldo vicino al tuo cuore

Spero che mi bagnino queste gocce

     
     
     
     
     
     
 
 


               7*Fiore di pesco

Come il fiore
Il fiore di pesco
Lampo freddo che illumina a giorno

Come l’ape
L’ape di pesco
Tu m’intoni il canto del pianto

“Levati e va tu con la casa tua”
8*Cavallo
(liberamente adattato da ITEM, di Victor Cavallo - “Ecchime”)


Ero in provincia di Messina (bellissima dimenticata offesa)
E svenni, non so perché di colpo caddi come un cane fucilato
Quando ripresi a respirare, quando ripresi non ho mai sentito tanto silenzio
Mi faceva male alle orecchie
Così dissi mille volte scusate grazie scusate grazie scusate grazie
E bere un bicchiere d’acqua, fresca.
Ma ringraziando e scusandomi ancora
me ne andai verso un quartiere nero come una sorca.

E le bandierine ?
Era come risvegliarsi male, tutto da fare niente da fare
Parlare con i fantasmi, una brunetta iraniana che mi amava sedotta
Ce l’hai duro come il marmo, mi disse
io volevo la calma dell’amore
quando ero debole e incapace quando ero ombra e lei.
Ero innamorato di lei come fossi innamorato
Ma chiudi gli occhi mi diceva in sogno il barista della Piramide
Chiudi gli occhi così rivedrai tutto ricorderai tutto
Ma lei come si conviene agli amori era sparita
Niente più occhi come olive, niente più sisette spiritate
Ero solo
Come un pirata pazzo, niente bussola sul polso.
Ma tagliateli i polsi disse lei
Nel bagno diceva come Marat
Così non fai casino nelle stanze
Tanto non hai speranze!

 

 

 

Gli occhi ballano nel giardino nero, poi si bianca
Poi benché la ciurma mi fosse infedele ma vicina
Il mare era fermo come una stagno di rospi
Sembrava il Tevere, morti!

Io vaneggiavo sperando in un disastro un ventaccio viola un suicidio
Una tempesta.
Tacevo e nessuno mi diceva niente
Nessuno fece nulla . Storto di ferro, eppure andavamo verso.

Sognai Gandhi che mi faceva una carezza
Sognai i portici squilibrati di Piazza Vittorio
Sognai che mi chiamavano, gridavano il mio nome
E dissi alla ciurma, voi siete le mie molte anime
Voi siete i diavoli e gli angeli che mi abitano
Voi siete i meriggi morti e vivi, andare sui cocci aguzzi e sparsi
Voi siete il mio sorriso, i miei occhi, la mia gola.
Un Doblone, un doblone d’oro, a chi!
Avvisterà per primo la fine.

Ma tagliateli i polsi mi diceva lei
E sorrideva come una paura
Sul viso le passò una nuvola fredda
E lentamente si rimise le scarpe.
E lentamente si rimise le scarpe.

     
     
     
     
     
     

9*Alla luna

Chiome di foresta si attorcigliano al mio corpo
          lasciando
Solchi inauditi e fecondi
Bizzarre figure confondesi
Alla luna,
alla luna si ricorre
Ma no ma no è la vita